I crustoli di Natale - Peperoni e Patate

I crustoli di Natale

I crustoli calabresi sono un dolce tipico di Natale molto amato in tutta la regione. Sono preparati con semola di grano duro, vino e spezie e, una volta fritti, vengono resi speciali dal miele o dal vino cotto.

Oggi arrivo con la ricetta dei crustoli, un dolce di Natale tipico della Calabria che racconta le tradizioni della mia terra a partire dagli ingredienti utilizzati.
Semola di grano duro, vino, olio, miele: già il pensiero mi fa sentire a casa.
I crustoli sono dei dolci dalla forma di uno gnocco e, anche se non avete voglia di mettere le mani in pasta, potete trovarne di ottimi in negozi di prodotti calabresi  insieme ad altre specialità come i fichi secchi o le susumelle.
Approfitto di questo dolce tipico per raccontarvi anche di una tradizione speciale che si perpetua ogni anno: quella legata a Santa Lucia.

La tradizione di Santa Lucia

Il 13 dicembre infatti è proprio il giorno di Santa Lucia e per me, per tutta la Calabria e forse per gran parte d’Italia, vuol dire tante cose.

A Crotone la spiaggia si riempie di enormi falò per ricordare la Santa della luce. E’ uno spettacolo da dare i brividi, da mettere allegria e io ogni anno penso a quella tradizione che ormai perdo dagli 8 anni che vivo a Milano.

Lucia, poi, era anche la mia nonnina, anzi, Luce Venere lei, a sottolineare ancora di più l’importanza della luce.  La nonna delle polpette al sugo, delle patitine fritte o della pastina per merenda, delle lunghe mattinate la cimitero o del cestino calato dal balcone per avere i gelati dal bar.
Va bè, si sa, la nonna è sempre la nonna! 🙂 Ma oggi c’è anche un altro motivo per ricordare Santa Lucia, purtroppo non un buon motivo.
Nonostante tutti gli sforzi delle famiglie per sostenere la Fondazione Santa Lucia, arriviamo alla fine di quest’anno con una notizia sconfortante: il Santa Lucia chiude.
Oggi quindi vorrei lanciare un ultimo appello, sperando che una luce si accenda davvero per questo istituto, per tutte le famiglie che vi trovano supporto e per quegli ammalati a cui il Santa Lucia ha dato cure e speranze. Per tutti i dettagli vi rimando Cookingplanner che sta portando avanti la battaglia con enorme forza.

E ora passiamo alla ricetta. I crustoli sono un dolce di Natale tipico di Crotone. Vengono realizzati con semola di grano duro e olio evo presenti nella zona in grandi quantità e di ottima qualità.
La semola del territorio è ottenuta ancora da un grano antico, macinata a pietra e venduta solamente nel territorio.
L’olio, di eccellente qualità, è tipico della provincia (facile notarlo quando si arriva in zona data la presenza di uliveti a perdita d’occhio). E’ un olio tanto puro da avere molto spesso nessuna forma di acidità. Insomma, se siete in zona….provatelo!
Idem per il Vino rosso! A pochi chilometri da Crotone c’è Cirò…. forse non c’è bisogno neanche di parlarne!
Ecco che questo dolce prende proprio i connotati del territorio e senza il loro profumo che inebria la casa non si può dire che sia Natale!
Tradizionalmente i crustoli vengono passati nel miele, molto probabilmente a causa della reperibilità, ma i nonni erano soliti bagnarli con il vino cotto. Il mio ragazzo, milanese doc, non desidera altro che questo quando li preparo: crustoli con vino cotto!

English Version –  Crustoli (Christmas sweet typical of South Italy)

 

Ingredients: 

1 kg of durum wheat
1 cup of red wine
1 cup of water
2 cups of olive oil
1 / 2 teaspoon of clove powder
1 teaspoon ground cinnamon
1 pinch of salt
Oil for frying
Honey or mulled wine in abundance to cover
 
Direction: 

 

In a bowl combine the flour, spices and salt.
In a saucepan heat the liquid together until they become “lumpy” (should not come to a boil).
Combine the flour and mix the liquids. The dough should be firm, but soft.
At this point, to form the dumplings, forming snakes of dough at first, cutting it into pieces and then passing the dough on a fork.
Heat plenty of oil for frying, and when the oil is ready, cook until crustoli turn red.
Drain and place in a bowl without a paper towel. Let them cool completely.

 

When crustoli are cold, warm honey or mulled wine in a saucepan and pour in a little crustoli at a time, cover well with honey or mulled wine, depending on what you prefer. Et voila!
The crustoli in this way will keep for a very long time.

Crustoli calabresi

Porzioni12 porzioni
Tempi60 min
Difficoltà
Media
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Procedimento
In una ciotola unite insieme la semola rimacinata, le spezie e il sale.
In una pentola scaldate i liquidi insieme finché non diventano “grumosi” (vanno appena scaldati e assolutamente non devono arrivare a ebollizione).
Unire i liquidi, considerando di utilizzare da circa 125 ml  alla farina e impastare. L’impasto deve risultare sodo, ma morbido.
A questo punto stendete l’impasto formando prima dei serpentelli di pasta, poi tagliateli a pezzetti.
Date a ogni pezzetto la tipica forma degli gnocchi passando la pasta sul rigagnocchi.
Se formando i crustoli vi rendete conto che l’impasto è eccessivamente friabile aggiungete un po’ di farina per regolare la consistenza e rendere l’impasto più compatto.
Scaldate abbondante olio per friggere e, quando l’olio è pronto, friggete i crustoli fino a quando prenderanno un colore rossiccio.
Scolateli e porli in una ciotola senza carta assorbente. Lasciateli raffreddare completamente.
Quando freddi, scaldate abbondante miele o vino cotto in una pentola e versatevi i crustoli un po’ alla volta. Ricopriteli per bene con il miele o il vino cotto, a seconda di ciò che preferite. Et voilà!
I crustoli in questo modo si conservano per moltissimo tempo.
Note

Essendo una ricetta senza dosi al grammo, potrebbe essere necessario aggiungere più liquido o più farina: dovrete regolarvi in base alla consistenza e alla lavorabilità dell'impasto. L'impasto dovrò risultare morbido.

Può capitare che, formando i crustoli, l'impasto sia eccessivamente friabile. Può essere dovuto a una semola piuttosto spessa o all'aggiunta di liquidi troppo caldo questo caso aggiungete un po' di farina per rendere il composto più compatto.

La mia ricetta è la versione base dei crustoli, ma in molti aromatizzano l'impasto con scorza d'arancia, rum o liquore all'anice. Valutate quindi in base ai vostri gusti.

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Commenti

21 Commenti su "I crustoli di Natale"

Il 13 Dicembre 2011 alle 07:05
Valentina ha scritto:
hai davvero ragione, non sapevo del Santa Lucia. e non conoscevo questi splendidi dolcetti
Il 13 Dicembre 2011 alle 07:20
Federica ha scritto:
Spero tanto che la vicenda del S. Lucia arrivi ad un lieto fine. Ma stavolta stabile e duraturo.
Se poi arrivasse a lieto fine anche la mia caccia al vino cotto...sarei doppiamente contenta :) Un bacione, buona giornata
Il 13 Dicembre 2011 alle 07:00
Anonimo ha scritto:
buoniii .. qui per oggi si fa la Cuccia dolce o salata (Sicilia) però qualche sera fa ho fatto le cartellate che sono quasi uguali ai tuoi gnocchi , semplicemente hanno forma diversa... buonissimiiii
Il 13 Dicembre 2011 alle 08:25
Babs ha scritto:
quelli di ieri sera!!!!!!!!!!!!! noi li abbiamo assaggiati, fidatevi dell'autrice! bravissima :)))
giorno tery
Il 13 Dicembre 2011 alle 08:53
Francesca ha scritto:
Non sai come sono triste per questa storia dell'istituto... avevo aderito a suo tempo alla raccolta di ricette per i bimbi, ora provvederò a pubblicare qualcosa nella speranza che serva a mantenere in vita questa struttura di cui si ha tanto bisogno....
Complimenti per il tuo dolce tipico, dev'essere davvero squisito!!
Franci
Il 13 Dicembre 2011 alle 08:30
I crustoli proprio non li conoscevo... che bella ricetta tradizionale!

Mi spiace moltissimo per il Santa Lucia.. spero che la speranza per queste famiglie non si spenga..
Il 13 Dicembre 2011 alle 09:55
luby ha scritto:
Nella mia famiglia santa lucia e' importante, anche se siamo del centro :)
I tuoi dolcetti sono fantastici!
Mi piacerebbe vedere i vostri falo' !!!!
Il 13 Dicembre 2011 alle 10:48
Anonimo ha scritto:
Adoro i crustoli!!!!Li facevamo con la mia mamma e le vicine di casa.....e il palazzo odorava di crustoli fino a febbraio!!!!!!!!INIMITABILI!!!!!Quest anno li farò!!AUGURI A TUTTI!!!
Il 13 Dicembre 2011 alle 12:37
Marco ha scritto:
nella mia cosenza si chiamano "turdilli"
Il 13 Dicembre 2011 alle 13:35
Marina ha scritto:
Un dolce incantevole, pieno di sapore per una buona causa! Accendo anch'io una luce con te
Il 13 Dicembre 2011 alle 15:38
elenuccia ha scritto:
Sai che prima di leggere il post avevo pensato che fossero degli gnocchi? non avevo mai sentito parlare di questi crustoli. Dalla ricetta direi che devono essere proprio molto golosi :)
Il 13 Dicembre 2011 alle 16:23
saretta m. ha scritto:
Belli e buoni questi simil gnocchi fritti che sanno di origini, tradizioni e affetti familiari! Immagino anche che sarà difficile fermarsi una volta che si passa all'assaggio! E mi hai incuriosita sull'olio calabro...Un bacione
Il 13 Dicembre 2011 alle 21:39
The Chic Etoile ha scritto:
Ciao cara!!!!
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Il 14 Dicembre 2011 alle 06:36
accantoalcamino ha scritto:
Ciao Tery, io, purtroppo a letto con la febbre non ho potuto "onorare" come ogni anno questa ricorrenza ma mi gusto il tuo post, questi gnocchi e le vostre tradizioni per questo giorno, un abbraccio.
Il 14 Dicembre 2011 alle 07:45
Anonimo ha scritto:
cara tery!inutile dirti k mentre raccontavi le nostre tradizioni, k io ben conosco,mi hai fatto commuovere e mi si e' stretto il cuore!soprattutto il racconto dettagliato che hai fatto della tua nonna!mi e' sembrato di viverlo veramente!e poi si, i nostri fuochi di Santa Luciasono uno spettacolo che, x k nn li ha mai visti accesi, e soprattutto nn li ha mai visti fare, difficilmente potranno capire!Mi ricordo ancora da piccola, quando bambini in massa, andavamo a cercare in giro delle tavole da legna x poter costruire questo fuoco!E piu' il fuoco era alto, e piu' prestigioso era!K felicita' vedere il falo' man mano aumentare d'intensita'......e la trepidante attesa delle ultime tavole k a forma di piramide bruciavano e cadevano di botto!E dopo mettevamo tra le ceneri ancora calde, delle patate da cuocere e mangiare tt insieme per festeggiare Santa Lucia!k emozioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!grazie tery, x avermi fatto rivivere questi stupendi ricordi!
Anto
Il 14 Dicembre 2011 alle 09:06
Milen@ ha scritto:
Quante emozioni e ricordi in una ricetta così semplice, ma fatta con ingredienti genuini :D
Un tempo da noi si preparavano nel periodo di Natale per regalarli a parenti e amici, ma anche durante il resto dell'anno per le feste importanti come i matrimoni :D
Il 14 Dicembre 2011 alle 16:41
Mirty ha scritto:
Che bella ricettina!
Mami e papi si metteranno alla prova con la cucina calabrese? Speriamo!! =)
Bau bau!

Mirty
Il 15 Dicembre 2011 alle 11:35
Tery ha scritto:
Spero tanto che il Santa Lucia possa farcela....sarebbe davvero un bel regalo di Natale, ormai anche per noi foodblogger! :)

Libera, ti mando un abbraccio forte forte!

Antonella, con i tuoi ricordi mi hai fatto emozionare, quanto mi piacerebbe ritornare lì e riprovare la sensazione di quei giorni...!

Milena, anche ai matrimoni? Quante poche cose so delle nostre tradizioni!

Mirty, sono sicura che mamma e papà si metterano all'opera anche su questo! Tu però attenta al peperoncino! ;)
Il 21 Febbraio 2013 alle 07:45
Anonimo ha scritto:
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Il 8 Dicembre 2013 alle 12:44
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Ciao, davvero una bella ricetta. Io la conoscevo senza la canella e i chiodi di garofano. Mangiavo I crustoli (40 anni fa) fatti da una mia zia che da Gagliano CZ era andata ad abitare a Isola Caporizzuto dopo il suo matrimonio, forse aveva imparato la ricetta da quelle parti. Ricordo pero' che li chiamava strozza preti in calabrese "srangudda previti" non so se l'ho scritto bene. Mia figlia mi ha chiesto di fare questo dolce, li avovo fatti per la prima volta qualche anno fa e gli sono piaciuti davvero tanto. Io vivo a new York non sapevo dei falo' di Santa Lucia ma facevamo il falo a Gagliano CZ la sera della vigilia di Natale. garzie della ricetta la provero' a farli e viva le nonne.

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