Sotto casa mia, posta in una piccola via piuttosto nascosta, si trova un macellaio di carne equina che mi fa impazzire. Sia in senso buono che un po’ più cattivo (anche se il termine è esagerato).
Pugliese, con un amore enorme per la sua famiglia e chiacchierone da stordimento.
Se decido di prendere della carne equina per il mio ragazzo, o dell’asino con cui farci il brasato, devo prepararmi psicologicamente con qualche giorno di anticipo e soprattutto, non prendere impegni per l’ora successiva dal momento in cui entro nel suo negozio.
Simpaticissimo, è esilarante quando racconta tutte le avventure con la sua famiglia, come l’unica volta che la moglie ha mostrato una enorme gelosia per il marito in pubblico o di quando ha preparato la cena a base di pesce per il fidanzato della figlia, ecc. ecc… Ma come reagite quando sono le 18, avete qualcuno a cena e avete promesso un brasato d’asino????
Lo sguardo descriveva alla perfezione il mio stato di angoscia e nervosismo, ma nulla valeva di fronte ai racconti emozionati dell’anziano amico sulla nipotina di 3 anni che lo fa sciogliere come neve al sole…
Il problema è che anche le intimidazioni con la mia piccola dolce metà del tipo “Posteggia e vieni assolutamente a recuperarmi dal macellaio!!” non siano servite a nulla, tanto che, dopo aver posteggiato, ed essere tornato tranquillo a casa, solo allora ha deciso di chiamarmi: “Ma ancora non sei arrivata???”. Lì voleva partire l’urlo ma nulla, ho mantenuto il massimo contegno dicendo semplicemente “Pensavi scherzassi? E’ mezz’ora che guardo fuori dalle vetrine ad ogni persona che passa.”
Va bè, tagliando di qua e di là qualche momento dell’attesa, finalmente sono riuscita ad arrivare a casa dopo circa 40 minuti.
20 minuti per tagliare in tocchetti l’asino e le verdure e il brasato finalmente iniziava a cuocere in pentola a pressione… attenzione, il brasato serviva solo per farci la pasta!
Continuo a tagliare a pezzettini le cipolle e i peperoni, poi anche il resto dell’asino, e finalmente inizia la cottura anche dello spezzatino…. sapete che ore sono? 19.45! Ottimo no??
A tempo di record via di scambio di pentola con il brasato, pentola a pressione di nuovo in funzione e perfetto, 20.30 tutti in tavola!
Violenza fatta alle cotture lente lente (che per altro adoro)…. sono riuscita almeno a sopravvivere all’ennesimo episodio di “Tony in famiglia”, chissà cosa accadrà alla prossima puntata…..
Simpaticissimo, è esilarante quando racconta tutte le avventure con la sua famiglia, come l’unica volta che la moglie ha mostrato una enorme gelosia per il marito in pubblico o di quando ha preparato la cena a base di pesce per il fidanzato della figlia, ecc. ecc… Ma come reagite quando sono le 18, avete qualcuno a cena e avete promesso un brasato d’asino????
Lo sguardo descriveva alla perfezione il mio stato di angoscia e nervosismo, ma nulla valeva di fronte ai racconti emozionati dell’anziano amico sulla nipotina di 3 anni che lo fa sciogliere come neve al sole…
Il problema è che anche le intimidazioni con la mia piccola dolce metà del tipo “Posteggia e vieni assolutamente a recuperarmi dal macellaio!!” non siano servite a nulla, tanto che, dopo aver posteggiato, ed essere tornato tranquillo a casa, solo allora ha deciso di chiamarmi: “Ma ancora non sei arrivata???”. Lì voleva partire l’urlo ma nulla, ho mantenuto il massimo contegno dicendo semplicemente “Pensavi scherzassi? E’ mezz’ora che guardo fuori dalle vetrine ad ogni persona che passa.”
Va bè, tagliando di qua e di là qualche momento dell’attesa, finalmente sono riuscita ad arrivare a casa dopo circa 40 minuti.
20 minuti per tagliare in tocchetti l’asino e le verdure e il brasato finalmente iniziava a cuocere in pentola a pressione… attenzione, il brasato serviva solo per farci la pasta!
Continuo a tagliare a pezzettini le cipolle e i peperoni, poi anche il resto dell’asino, e finalmente inizia la cottura anche dello spezzatino…. sapete che ore sono? 19.45! Ottimo no??
A tempo di record via di scambio di pentola con il brasato, pentola a pressione di nuovo in funzione e perfetto, 20.30 tutti in tavola!
Violenza fatta alle cotture lente lente (che per altro adoro)…. sono riuscita almeno a sopravvivere all’ennesimo episodio di “Tony in famiglia”, chissà cosa accadrà alla prossima puntata…..
Ingredienti (x 4 persone):
600-700gr di carne per brasato d’asino
1 fettina di guanciale
1 peperone
1 cipolla
3-4 cucchiai di salsa di pomodoro
Mezza bottiglia di vino rosso
Sale e pepe
Procedimento:
Tagliare l’asino e i peperoni a tocchetti piuttosto piccoli (un paio di cm). Tagliare la cipolla a fettine sottili e porla in una pentola ampia (io pentola a pressione). Aggiungere 5-6 cucchiai di olio evo e la fetta di guanciale tagliata in pezzi e far soffriggere dolcemente finchè la cipolla non diventi trasparente (ci vorrà all’incirca 15 minuti). Aggiungere la carne e farla colorire, poi i peperoni, lasciar soffriggere qualche minuto e poi aggiungere il pomodoro e il vino. Salare, chiudere la pentola a pressione e far cuocere per 40-45 minuti dal fischio. Altrimenti, in pentola normale, far cuocere per almeno un paio di ore a fuoco lento. Se il sugo dovesse restringersi troppo, aggiungere acqua. Quando l’olio tenderà a salire in superficie, lo spezzatino è pronto per essere servito.
Preparare tanto tanto pane e via di scarpetta!
Preparare tanto tanto pane e via di scarpetta!
Commenti
22 Commenti su "Spezzatino d’asino ai peperoni"
un bacino!
b
fossi in te prenderei in considerazione l'idea di prenderti un giorno di ferie la prossima volta che ti viene voglia di carne equina :-|
:-p
cmq lo spezzatino è preparato davvero bene, bravissima!
E mitico il macellaio Tony!Ahahahahah!
bacioni
PS tipico dei fidanzati non intercettari i messaggi neanche poi tanto subliminali ...
un abbraccio
sonia
Complimenti per la tempistica.
@Saretta m.: Nonostante le remore per questo tipo di carne, ti consiglio di provare almeno una volta, ne vale la pena! :)
@Maria Cristina: diciamo che è un po' come la cacciagione più delicata, uhmmm, tipo il cervo o il capriolo...
@Federica: ti assicuro che vale la pena provare... magari solo per una volta :)
@Greta: Capisco le tue remore, le ho anche io che non sono mai stata vegetariana, però ti assicuro che è una carne ottima :)
@Babs: Ciao Barbara, ti capisco, anche io non sono proprio carnivora! Ogni tanto però riesco a mandar giù anche un po' di carne...
@Eleonora: ihihihi ciuchino! Lo adoro anche io... speriamo mi perdoni per questa volta!
@Valentina: assolutamente si può mangiare ed è anche ottima! :)
@Cuochella: si si, proprio con tutti! Ecco, ottima idea, la prossima volta avrò la scusa per chiedere un giorno di ferie :P
@Dada: E' un po' diversa da quella di cavallo, molto meno "rossa"
@Meggy: io intercetto invece la tua ricetta di involtini stile pugliese...e la prossima volta li provo! Ti ringrazio! Un abbraccio!
@Kristel: Capisco il problema... io ho la fortuna di avere sotto casa una delle ultime macellerie equine esistenti!
@Ely: Si, l'unica consolazione, aver fatto compagnia a Tony (neanche anziano eh!), il mio ragazzo e il mio amico goloso! :)
@Sonia: Grazie mille Sonia :))
@MAtteo: Ciao Matteo, hai proprio ragione! Ti dano davvero qualcosa in più queste persone, cose che non trovi + da nessuna parte!
@La Cuoca pasticciona: Nel caso passi da Milano fammi sapere che ti faccio scorta, o se vuoi ti porto a conoscere Tony!!! :P un bacione!!
Un abbraccio forte mia cara Petronilla :-)
Dobbiamo tutti cominciare sempre di piu' a capire l'enorme vantaggio di una alimentazione vegetariana che oltre ad essere un dovere morale diviene anche una grande opportunita' per la nostra salute e per quella dei nostri cari.
Cippaquaglia
Laura
cucinare hip!
cucinare veloce, facile e moderno con la pentola a pressione
@Cippaquaglia: Ti ringrazio per il tuo pensiero Cippaquaglia. Io penso che siamo tutti parte di una catena alimentare, ci sono gli erbivori, i carnivori e gli onnivori. Come il leone mangia la gazzella, noi mangiamo le verdure e la carne. Ammiro te che riesci a non mangiarla, ma c'è chi ne a bisogno e a quel punto, mucca o asinello, penso non faccia troppo la differenza...
Quello che trovo importante è dare il giusto valore alla carne che mangiamo, senza sprecarla o esagerare visto che prendiamo una vita per cibare noi stessi. Ecco, io la penso così :)
@Elle pee: Ciao Laura, ecco, mi sembra proprio un'ottima soluzione!! Grazie mille :)
non mangio la carne di cavallo e quindi tanto meno questa... ma corro nel post di identità golose che mi sono persa :-)
Baci