Inizia così il week end culinario: grandi chef per grandi risotti e una sala dedicata ai nostri grandi vini italiani. Degustazione e incontro diretto con i produttori. Un bel modo per poter allargare le proprie fontiere su questo mondo. Io, ad esempio, non avevo mai bevuto un vino sardo al di fuori del Cannonau, ora, grazie al Wine Love, ho avuto modo di conoscerne altri, scoprendo il Monica, vino profumatissimo, aromatico, adatto al gusto femminile (tipo il mio :-)).
A parte questo, il Wine Love credo abbia avuto senso solo perché unito ad altri grandi eventi. Svolto al di fuori di questo contesto non sarebbe stato altro che una degustazione di vini provenienti da diverse regioni d’Italia, neanche tutte, e la visita non avrebbe richiesto più di mezz’ora.
Prima di Identità Golose ha attirato sicuramente molto l’attenzione su di sè, Un Risotto per Milano, una serie di grandi chef sia in Via Gattamelata che per le vie del centro città, ognuno alle prese con un risotto. La causa che sosteneva l’evento, cioè il sostegno alla AnlAids, associazione per la lotta contro l’Aids, ha dato anche una motivazione in più per provare i risotti proposti: non solo grande cucina a piccoli prezzi, ma anche un buon motivo per parteciparvi.
Tra le proposte, ho avuto modo di assaggiare direttamente la versione salata con una stupenda crema di cipolle di Tropea di Viviana Varese
e il risotto dolce, un riso latte fritto e accompagnato da uno splendido profumo di cannella, visto con gli occhi di Andrea Besuschio.
Una serie di convegni hanno visto impegnati tantissimi chef, nazionali e internazionali. Convegni centrati su diversi argomenti e interpretati da ogni chef secondo il proprio punto di vista.
Tradizione, attaccamento, passione, natura, innovazione, semplicità e precisione… questi e tanti altri sono stati i termini chiave ritrovati durante queste giornate.
Yoshihiro Narisawa, ad esempio, ha mostrato il suo legame con la natura: foresta, terra, carbone, fuoco e acqua. Nelle foto qui sotto: panini fatti con farina di corteccia di albero di castagno e la sua famosa zuppa di terra.
Io, personalmente, sono rimasta a bocca aperta per tutto il tempo, mentre ascoltavo le sue parole e ammiravo le opere create in anni di viaggi e di esperienze.
E la tradizione portata dai cuochi dell’Emilia Romagna. Di seguito ll’entrèè a base di spalla cotta di San Secondo di Massimo Spigaroli.
Purtroppo senza accompagnamento di foto, il contributo di Gianluca Fusto, pasticcere giovanissimo (come tantissimi dei cuochi presenti), figura importante della pasticceria ormai da diversi anni, di una bravura infinita. Purtroppo ho seguito solamente la sua conferenza su “I 7 sensi”, ma è stato emozionante poter ascoltare le parole di un pasticcere che mette nella sua professione una passione così grande. In una sola persona e nel suo modo di lavorare si riconoscono semplicità, rigore ed emozionalità, tre elementi che si fondono perfettamente insieme per creare qualcosa di unico. Non si può che rimanere in ascolto e apprendere dal suo approccio alla pasticceria.
Vogliamo parlare anche degli stand?
Assolutamente degni di nota dato che, i prodotti presentati, oltre che tutti molto particolari, erano anche caratterizzati da un’ottima qualità, elemento fondamentale per riuscire a creare piatti da chef. Formaggi, salumi, pasta, olio, vino, grappa, ingredienti di base, carne, pesce e poi anche accessori. Tutto dedicato a chi lavora nel mondo della cucina.
Era impossibile non soffermarsi, chiedere informazioni o possibilità di acquisto…. peccato che poco o niente fosse destinato ai privati! Consoliamoci con qualche foto…
Tutti gli assaggi che vedete sono rimasti impressi nella mia mente. Ognuno con un tocco speciale e una nota da ricordare. I primi di Monograno Felicetti, le meraviglie di frutta secca e candita di Aquolina. Avete mai visto il fico d’India candito? Per me è stata la prima volta 🙂
Culatelli con lunga stagionatura che si scioglievano in bocca e formaggi che non si dimenticano.
I cestini di cioccolato che vedete sopra, facevano da scrigno ad una deliziosa ricotta, buona come non mangiavo da anni.
La ricotta per me ha anche un valore particolare. Da bambina mio padre mi portava sempre dal ricottaio. Il sabato mattina era un rito arrivar lì e mangiare la ricotta ancora calda, se non il siero stesso. Un sapore indimenticabile e qui a Milano è quasi (solo perchè ho la speranza di trovarlo prima o poi) impossibile poterlo ritrovare.
Questo è uno dei motivi per cui ho assaporato quei bon bon di ricotta e cioccolato con entusiasmo, finalmente una ricotta degna di questo nome!
E questi ultimi piattini con crema arancio? Una deliziosa e delicatissima crema di peperoni che abbracciava in maniera perfetta il formaggio cremoso e saporito, accarezzato da una nota di aceto balsamico. E’ stato amore per il mio palato!
Di seguito invece uno stand che avrei voluto portare a casa! Queste che vedete sono cassettine di germogli che vengono distribuite ai ristoranti. Questi germogli sono utilizzati per decorare i piatti o come ingredienti. La cosa che più stupisce è il sapore che solo qualche fogliolina riesce a sprigionare in bocca. Un bouquet di sapori infinito e inimmaginabile. Mentolato, frizzante, profumato, sapori di bosco, una scoperta ad ogni singolo germoglio!
Sarà l’entusiasmo del “novellino”, ma questo evento l’ho amato per diversi motivi. Oltre ad aver conosciuto persone nuove, incontrato tante blogger con cui difficilmente si ha modo di scambiare quattro chiacchiere dal vivo, esser circondata da “cucina”, ecc. ecc… è stata una scoperta vedere le diverse prospettive e i diversi modi di vivere la cucina di ogni chef. Chi in modo più classico, chi più scientifico, chi tradizionale, ogniuno ha portato qualcosa di suo e non per forza lontano dal mondo comune, nonostante si parlasse di alta cucina.
Mi sono ritrovata di fronte alla zuppa di terra, certo, ma anche davanti ai classici cappelletti in brodo o alla tradizione di Ciccio Sultano.
Gli chef si trovavano tra il pubblico, discutevano in modo amichevole con tutti (tra un’intervista e qualche foto sul set), non erano un altro pianeta, ma solo esperti appassionati di cucina e del loro lavoro.
Tutto ciò è servito anche a far scendere quell’aurea di magia e distacco che aleggia intorno a questo mondo: non è solo distanza, ricette strane, ingredienti introvabili e prezzi inaccessibili. Avvicinarsi a questo tipo di cucina e comprenderla, forse è più semplice di quello che immaginiamo.
Unico elemento che non ho gradito/capito: la Buitoni che regala buste di preparati pronti? 🙂
A parte questo, che è una critica così piccola rispetto a tutto il resto, un grazie speciale va a Paolo Marchi, organizzatore di Identità Golose, che ha realizzato questo grande evento e ha permesso a noi foodblogger di esserci.
E ancora i ringraziamenti doverosi ad Elisa Pella che ha invitato e gestito tutte noi blogger, e Barbara e Manuela che hanno aiutato noi principianti a far parte in modo costruttivo di questo evento.
Commenti
17 Commenti su "Identità Golose 2011"
Che ci faceva la Buitoni con i preparati pronti? A me sta venendo un pensierino "cattivo" ma me lo tengo che è meglio! Un bacione, buona giornata
L'unico nostro rammarico è non aver potuto esserci ...
Ma grazie al tuo racconto abbiamo recuperato ;)
Un bacione dai viaggiatori golosi ...
Devve essere stato proprio un interessante evento, la prossima volta non mancherò
@Mariacristina: Nuuuu c'eri anche tu????
@Iviaggidelgoloso: Grazie mille! Spero che possiate partecipare il prossimo anno!
@Valentina: Sono contenta ti piacciano Valentina!! E di averti fatto partecipare un po' così... :)
@Patrizia: Che peccato! Spero che tu ci sia il prossimo anno!
@Accantoalcamino: No che crudeli, non hai ricevuto l'invito??? :((((
Grazie mille Libera, ci credi più tu di me :))
Un bacione!!
@Kitty's kitchen: Grazie!! Siii, non mancare il prossimo anno!
@Dada: Ciao Dada! Piacere di conoscerti!!! :))
@Milena: Grazie!
@Lafede: Nooo davvero??? Che peccato! Spero che tu possa esserci il prossimo anno!
@Luciana: Grazie mille Luciana!
che bello rileggerti, rileggere di identità, rileggere l'evento un po' per parole, un po' per immagini. E' bello e al contempo mi spiace sia durato così poco tempo... quest'anno mi è parso migliore dell'anno scorso, forse per motivi personali (più conoscenze, tempo trascorso con blogger che più adoro, proprio come te :) e tanto altro..). Non vedo già l'ora che arrivi l'anno prossimo.
un bacio tesoro, vado a ributtarmi sul letto perché ho ancora la febbre.
:*
Non so come sia stato lo scorso anno, ma io sono entusiasta e vorrei ritrovarmi ancora tra quei corridoi, rivedere tutto e scoprire cose nuove...
un bacione tesoro, rimetti presto!!!
Donatella
@Ilcucchiaiodoro: :((( Recuperiamo con l'edizione 2012??? :)