Fermenti lattici e probiotici: cosa sono, quali scegliere, perché usarli? - Peperoni e Patate

Fermenti lattici e probiotici: cosa sono, quali scegliere, perché usarli?

Non solo ricette
Post realizzato in collaborazione con Yakult.
Se mi seguite sui social avrete visto che di recente ho partecipato a un evento/laboratorio al Museo della Scienza e della Tecnica in compagnia di Yakult, una bevanda probiotica nata in Giappone nel 1930 per opera del dott. Shirota e presente in Italia ormai da tanti anni.
Si è trattato di un momento molto formativo grazie alla disponibilità e competenza di Yakult e della Dott.ssa nutrizionista Antonella Losa, un momento che capita di rado, che ha completamente conquistato la mia attenzione e, anche quella di molti di voi che non hanno esitato a chiedermi maggiori informazioni a riguardo.
E allora eccomi qui pronta a raccontarvi tutto quello che ho scoperto sul mondo dei fermenti lattici.
Colazione Yakult

Per dire cosa sono i fermenti dobbiamo innanzitutto parlare degli alimenti fermentati: lo yogurt, i formaggi, la salsa di soia, i crauti (ecc. ecc. ecc.), sono tutti alimenti fermentati nati dalla necessità di conservazione degli alimenti.
La fermentazione, quindi, è nata per una necessità pratica: conservare a lungo quei cibi che altrimenti avrebbero avuto vita breve.
Nei secoli si è notato come popolazioni che assumevano regolarmente cibi fermentati avessero dei benefici a livello fisico e, così, gli studiosi hanno iniziato a interrogarsi sul tema della fermentazione per cercare in che modo questa influisse sul nostro corpo.

Cosa sono i fermenti lattici?

I fermenti sono microorganismi, soprattutto batteri lattici, acetici o lieviti (per esempio, avete sicuramente sentito parlare dei Lactobacillus o dei Bifidobacterium) che, cibandosi di alcuni nutrienti all’interno di un alimento, per esempio lo zucchero, sono in grado di dare origine a un nuovo alimento con caratteristiche differenti
E’ così che il latte fermentando si trasforma in yogurt, il succo d’uva in vino, il lievito dà vita al pane.
I fermenti lattici, nello specifico, sono quei microorganismi che fermentano gli zuccheri trasformandoli in acido lattico come prodotto principale. Tra i più noti i lattobacilli, che in generale vivono bene nel latte e sono in grado di modificare questa sostanza dando vita a yogurt o formaggi, alimenti con una maggiore acidità che allungano i tempi di conservazione.

Quali benefici per il nostro organismo?

Nel processo di trasformazione, i fermenti non fanno altro che pre-digerire una parte degli elementi presenti nell’alimento di partenza.
Questo porta a noi tanti vantaggi vantaggi nutrizionali: questi alimenti sono tendenzialmente più digeribili rispetto all’alimento di origine (lo yogurt è più digeribile del latte) grazie al lavoro di pre-digestione e di scissione delle proteine complesse.

Ma non solo: nell’attività dei fermenti vengono prodotte alcune vitamine e anche enzimi come la lattasi, in grado di favorire la digestione del lattosio. Ecco perché per molti intolleranti al lattosio è possibile consumare latti fermentati.

Grazie al lavoro dei fermenti si può contare anche su un’azione antimicrobica.

Fermenti lattici e probiotici: cosa cambia? 

I fermenti lattici sono molto utili per il nostro organismo perché, come abbiamo visto, arricchiscono gli alimenti di nutrienti utili.
Quando però li mangiamo, la maggior parte di loro non sopravvive ai succhi gastrici del nostro stomaco e alla bile che incontrano nel loro percorso all’interno del nostro corpo.
Alcuni però ce la fanno e riescono ad arrivare vivi e attivi fino al nostro intestino favorendo così l’equilibrio della flora intestinale.
Questi batteri highlander sono i probiotici che lavorano nell’intestino per creare un ambiente più favorevole a uno stato generale di benessere.
I probiotici colonizzano infatti il nostro intestino, contribuiscono alla funzione di barriera di protezione delle sue pareti e aiutano a sviluppare condizioni sfavorevoli per i batteri cattivi, tutte azioni che contribuiscono ad avere un intestino sano.

Un’azione fondamentale che porta benessere a tutto l’organismo: l’intestino infatti è considerato il nostro secondo cervello e, mantenendolo in salute, diamo beneficio a tutto il nostro corpo a partire dal sistema immunitario e dal sistema nervoso.

Guardate questa foto: nei due contenitori è ricreato l’ambiente che i fermenti ritrovano una volta ingeriti. Come potete vedere, solo i probiotici riescono a rimanere vivi, mentre dei fermenti dello yogurt ci sono solo pochi sopravvissuti.

Yakult si inserisce proprio in questa categoria. E’ una bevanda probiotica costituita dai Lactobacillus casei Shirota, fermento probiotico esclusivo, selezionato dall’omonimo dott. Shirota per la sua capacità di resistere ai succhi gastrici.
Il lavoro serio di Yakult è stato premiato anche dal Ministero della Salute giapponese con la certificazione FOSHU (Food for Specified Health Uses) riservata unicamente agli alimenti che favoriscono il mantenimento della buona salute.

Cosa cambia rispetto ai fermenti farmaceutici?

Tra i prodotti del supermercato e i fermenti farmaceutici non esistono grandi differenze, sia in termine di caratteristiche dei fermenti che della concentrazione. Si possono trovare prodotti con caratteristiche differenti su entrambi i canali.

Ciò che cambia è la sostanza in cui vengono presentati: in farmacia si trovano i fermenti spesso sotto forma di liofilizzati o di spore che, per essere attivati, devono prima rinvenire e adattarsi all’ambiente.
Nei latti fermentati con probiotici che si trovano al supermercato, i lattobacilli probiotici utilizzati vivono naturalmente nel latte, per cui vengono venduti già nel loro habitat naturale.

Quando usare i fermenti lattici probiotici?

Per una protezione costante del nostro organismo, l’ideale è assumere i fermenti lattici probiotici tutti i giorni. Non esistono controindicazioni o pericoli di sovradosaggio.
Per dare supporto al sistema immunitario è sicuramente consigliato assumerli in periodi di particolare stress per il nostro corpo – per molti di noi, ad esempio, nei cambi di stagione.

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