Niente di nuovo da queste parti, solo un piatto di spaghetti con polpette trito e ritrito. Potrei anche evitare di scriverne la ricetta. Ognuno ha la sua versione più o meno originale e anche senza, ognuno riuscirebbe a inventare da zero la propria.
Perché gli spaghetti con le polpettine non sono proprio ciò che sembrano.
Nei tempi in cui noi eravamo gli emigrati per antonomasia, gli italiani ormai residenti nella lontana America, hanno reinventato le loro tradizioni e creato questo grande classico della cucina (italo americana?), Spaghetti and Meatballs.
E’ strano da dirsi, ma in un periodo di riflessioni professionali mi sono subito immedesimata in questo piatto. Sono quella con 2 anime, che vive in 2 mondi, ma che in realtà si uniscono in uno solo.
Spaghetti and meatballs mi ha fatto sentire così.
Poi è successo che per caso mi sono trovata nella Google House e mi sono sentita meno dicotomica a parlare con Google mentre cucino, mentre guido in auto e mentre cerco di far calzare tutta la mia vita dentro un pc e un cellulare, reflex-cucina-e-pentolame compresi.
E’ bastato vedere quante cose si possono fare con un Nexus 5 in mano e Google per sentirmi meno staccata in quelle che fino a pochi giorni fa erano 2 anime parallele (da un lato quella del lavoro nella comunicazione e dall’altro l’anima legata al food), vicine, che viaggiano insieme, ma senza toccarsi mai.
Ho sempre voluto vivere così, con una casa domotica, circondata da tecnologia e ora Google – che ho sempre pensato possa essere il mio fidanzato ideale – decide di rispondere alle mie domande, gestire i miei bisogni e semplificarmi il lavoro, quello serio, ma anche di casa.
In questo incontro con le tecnologie c’è stata anche una cena nel frattempo con il delizioso responsabile marketing di Intel.
La scusa ufficiale di questa social dinner è stata la presentazione dei tablet realizzati da Intel per garantire un prodotto in cui hardware e software comunichino alla perfezione. Tradotto: che porti alle massime prestazioni durante l’utilizzo e non causi fastidiosi crash a causa di incompatibilità.
Vista la vicinanza di Intel alle donne, la social dinner era tutta in rosa, geek women ovviamente.
Così intorno al tavolo c’era una furia di donne Geek che vivono tra fornelli, bambini, moda, lavoro, ma che gira e volta, sono sempre lì, davanti a un pc, un tablet e con lo smartphone sempre connesso.
Intel ha deciso di dare uno spazio di rilievo alle quote rosa in azienda perché “mamma” non esclude “geek”, “cucina” non esclude “geek”… e “lavoro geek”, non esclude “lavoro cucina”.
La tecnologia sembra essere venuta da me in questo periodo per mostrarmi le possibilità di fusione, come in questo piatto. Non è tutto bianco o nero, non è solo italiano o solo americano, ma può essere anche fusion (che va tanto di moda in questo periodo).
Così, il mio lavoro nella comunicazione si è fuso con la mia passione-lavoro per la cucina e, dal 1° luglio, parte un nuovo viaggio, un salto consapevole nel mondo della libera professione.
Perché non si può vivere a lungo divisi tra 2 mondi, bisogna unirli, come gli spaghetti con le polpette.
Ingredienti per 2 persone:
150 gr di spaghetti
150 gr di carne macinata (misto maiale e manzo)
un panino secco
50 gr di parmigiano grattugiato
un uovo
2 spicchi d’aglio
mezzo cucchiaino di prezzemolo tritato
sale e pepe
400 gr di passata di pomodoro
olio evo
un rametto di prezzemolo
Procedimento:
English Version – Spaghetti and meatballs
Ingredients:
150 grams of spaghetti
150 grams of minced meat (mixed pork and beef)
a dry bread buns
50 grams of grated Parmesan cheese
an egg
2 cloves of garlic
half a teaspoon of chopped parsley
salt and pepper
400 grams of tomato puree
extra virgin olive oil
a sprig of parsley
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5 Commenti su "Spaghetti and Meatballs: ciò che sembra ma non è"
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In bocca al lupo Teresa! :**
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