La scuola a 28 anni si è mostrata con la sua faccia più brutta. Quella del menefreghismo, della non curanza, della scarsa qualità. Ancora quella dell’ignoranza, della frustrazione, dell’arroganza e della corruzione.
Per descrivere in poche parole: paradossale, sopra ogni immaginazione.
Già al momento dell’iscrizione, avevo notato il tono canzonatorio nei confronti di una “laureata che torna alle superiori”. Ma visto il caso unico, se non raro, ho preso la mia considerazione e l’ho messa da parte.
Fino a quando mi sono resa conto che il tono irriverente non riguardava solo me, ma tutti indistintamente. La parola dello studente non conta, se poi si tratta di adulti del serale, vale ancora meno di quella dei quindicenni del diurno (con tutto il rispetto per i ragazzi del diurno!): si sa, la gente studia e lavora solamente per piacere, non certo per raggiungere un obiettivo e poter crescere professionalmente.
Più volte mi sono sentita dire “Ma è un serale, la gente lavora, non puoi aspettarti più di tanto“. Partendo dal fatto che lo studio è un diritto, sottolineando che le ore tra serale e diurno sono le medesime, come anche i programmi di studio, non capisco veramente quale sia la vera differenza: i professori che non hanno voglia di lavorare o gli studenti che non desiderano apprendere?
L’unica cosa che so per certo è che, questi ragazzi, già maggiorenni e già lavoratori, sono tra i banchi di scuola per conoscere una professione e, una volta arrivati al diploma, entreranno definitivamente nel mondo del lavoro. Se non saranno adeguatamente preparati, non sarà solo colpa di quanto impegno ci hanno messo, ma anche della qualità che i professori hanno dato alle loro lezioni.
Professori impreparati, diversi in una sola classe. E’ lecito e normale chiedere agli studenti se è il caso di approfondire i termini di indirizzo di una lingua straniera? No, non sono gli studenti a doverli approfondire meglio, è il prof a dover studiare.
Professori che leggono dai libri e argomentano con frasi identiche ai libri. Va bè.
Interrogazioni così serie da esser fatte con la proiezione delle slide sulle esatte domande richieste agli studenti: al liceo sarei stata sicuramente molto felice di questa modalità di interrogazione, a 28 anni no.
Qualità e tempo: ore da 50 minuti. 20 minuti in ogni singola ora persi per fare l’appello e preparare il materiale da presentare agli studenti. 30 minuti rimanenti per le spiegazioni, anche 25, visto che poco prima del suono della campana la frase standard è “visto che mancano 5 minuti continuiamo la prossima volta”.
Qualità e tempo. Poi c’è il Rispetto.
Episodi continui, uno dietro l’altro, in cui il rispetto e l’educazione sono venuti meno.
Arrivare a scuola per fare niente, avere verifica e trovarsi in un’aula con 2 classi e neanche sufficienti sedie per sedersi. Il tutto mentre altri professori vagano vagano per la scuola senza alcun impegno.
Entrare in cucina e non trovare gli ingredienti per poter realizzare il menù: sei ore di cucina non passano tanto rapidamente senza aver nulla da fare.
Spesa non fatta, ingredienti spariti e accuse a noi studenti e anche ai colleghi professori.
Il razzismo esiste: nella mia scuola tra diurno e serale.
Paradossi. Da dove inizio?
Dalla tassa obbligatoria che in realtà è volontaria o dal fatto che le iscrizioni senza tale tassa non vengono accettate?
Dal fatto che i professori ricevano minacce….da altri professori o dal fatto che i verbali delle assemblee spariscano da anni misteriosamente?
A quanto pare alcuni Prof. hanno tanti santi in paradiso.
E anche gli assistent. Perché quando si incontrano persone che si permettono di passare sopra Professori e studenti, calpestando la voce degli altri, passando sopra le gerarchie e andando a toccare aspetti personali di un altro, pretendendo di aver ragione e ricevendo anche la ragione da chi queste cose non le ha vissute, mi fa pensare che la corruzione e i favoritismi esistono.
E’ la scuola, è il sistema italiano, è la vita che deve essere per forza fatta di ingiustizie?
Io, tutti i miei compagni, siamo lì per imparare, non per subire.
Trascuro la mia famiglia, la mia vita, i miei impegni per scelta, una scelta forte visto che i titoli di studi non mi mancano, tuttavia, proprio per questo posso decidere di mollare in ogni momento. I miei compagni no.
Ci sono ragazzi che si alzano alle 5 ogni mattina per andare al lavoro,correre dopo qualche ora verso la scuola per non arrivare in ritardo e tornare a casa a sera inoltrata. C’è chi di lavori ne ha 2. Queste persone non meritano più di questo?
….E poi c’è l’infinità di cibo buttato, perché non si può neanche regalare alle mense dei poveri, ma qui non c’entra la scuola. Qui entra in campo un sistema molto più grande e il triste, esagerato consumismo che caratterizza la nostra era.
Commenti
21 Commenti su "Di quanto la scuola è scadente e corrotta – Vol.1"
La differenza con la tua scuola qual è? che in questa che conosco io c'è un progetto educativo. Che magari cozza con ragazzi che non hanno voglia di fare niente, ma che deve essere alla base di ogni scuola, secondo me.
Quando manca, quando un professore non ha questo come scopo, allora tira a campare o a esaltare il proprio io. E in entrambi i casi non fa il bene dei ragazzi.
Grazie per la tua testimonianza! Un abbraccio, Lucia
E chi ama il cibo sa che l'amaro non sempre è piacevole e spesso il retrogusto persiste più di quanto dovrebbe.
Con gli occhi di chi già ha vissuto certe esperienze appare ovviamente tutto più chiaro. Non si può accettare passivamente questa situazione, non si può accettare la mancanza di rispetto verso di voi e hai fatto benissimo a "denunciare" pubblicamente sul tuo blog questa situazione che sicuramente è solo una delle tante, perché finché queste cose ce le teniamo per noi, non cambierà mai niente, nella scuola che dovrebbe essere la base di tutto e di conseguenza nel Paese in generale.
Un abbraccio.
Fabio
Speriamo che oggi vada meglio!
Tu hai fatto benissimo a fare questo post-denuncia e se puoi fai valere le tue ragioni di studentessa!!
Che amarezza....
UN bacio e buon w.e.!
Per le occasioni sprecate, per chi non fa con coscienza il proprio lavoro.
Per chi così scoraggia chi ha davvero voglia di fare.
Comunque hai fatto bene a denunciare pubblicamente questa situazione.
Buon week end Tery, un abbraccio.
L'Italia va male in tutti i sensi ed è proprio per l'incapacità ed il menefreghismo della gente che lavora in questo modo con pressapochismo e poca preparazione ... una vera grande tristezza soprattutto per le nuove generazioni! :-((
Per fortuna ci sono anche scuole che funzionano...non tutte vivono questa realtà..
Ci vorrebbe davvero più rispetto per le persone, più competenza dei docenti, più controllo da parte delle autorità preposte. Se qualcuno non ha le competenze e mandatelo a vendere mele al mercato ortofrutticolo..altro che insegnamento!!!
Ciao, Roberta
Mi domando se non sia utile inviare una lettera anche a chi organizza questa scuola (vedi regione, comune ecc.), non si tratta di accusare questo o quel professore, ma, come dici tu, di chiedere RISPETTO per i tanti studenti che credono che queste sere passate a scuola possano aiutarli a crescere professionalmente, a migliorare la loro vita, a dar loro una speranza ....
Io sono sicura che facendo conoscere il mancato rispetto dei vostri diritti si possa risvegliare la coscienza di chi organizza ... non rassegnamoci, tutti nel nostro piccolo possiamo sollecitare i cambiamenti ! Facciamolo tutti insieme, vi prego, altrimenti non ci sarà futuro per i giovani !
Buon lavoro a tutti !
grazie per questa tua testimonianza.
un abbraccio Tania
Spero che questo possa essere solo un piccolo tassello per arrivare a un cambiamento serio e sano.
In bocca al lupo!!