Quando ero bambina il sabato era fatto di pomeriggi in cucina con mia madre e mio fratello a fare la pasta o a volte, una torta. Fare la pasta era un po’ una festa sapendo che il giorno dopo si sarebbe gustato un bel piatto di pasta fresca con il ragù. Da buona calabrese, pasta fresca vuol dire soprattutto maccheroni al ferretto o covatelli, preparati assolutamente con semola di grano duro e senza alcun uovo.
Il rito dei covatelli, in particolar modo, prevedeva lunghi pomeriggi di formature.
La mia mamma impastava poi, dopo aver fatto tanti serpentini di pasta, mio fratello ed io prendevamo un serpentello per volta, e, con davanti il nostro rigagnocchi, ci mettavamo con calma a formare i covatelli.
Tra una battuta e un’altra, un po’ di stanchezza e qualche risata i sabato pomeriggio d’inverno trascorrevano spesso così, con le mani in pasta e il caminetto che in un angolo scoppiettava allegro.
Per tutto questo, oltre che per la bontà, i covatelli sono un piacevole ricordo di infanzia e una gioia riportarli in cucina.
Due giorni fa, in un tranquillo pomeriggio casalingo, mi sono messa in cucina e, tra un giro e l’altro del pane, l’impastatrice che andava e il ragù che “pippiava”, ho preparato i covatelli. Mancava l’aria di gioia dei bambini con le mani in pasta, ma davanti alla mia tavola di legno, il mio saccone di farina di fianco e il pc a farmi compagnia, il pomeriggio è passato in modo piacevole e rilassante.
Commenti
18 Commenti su "Covatelli calabresi"
P.s. ottimi questi covatelli, anche noi in Campania li facciamo con la stessa ricetta, solo che li chiamiamo "e' cavatiell"!
grazie per aver condiviso sta ricettina!:)
@Nitte: Sarebbe bello un pomeriggio insieme con le mani in pasta!!! :D Pippiare in realtà l'ho adottato io dal napoletano...
Flash? E' la parola giusta per te! Che vai davvero come un flash per star dietro a tutto, super mamma!
Grazie mille per i complimenti!!
@Valentina: Grazie mille per la visita!!! Calabria e Campania mi sa che hanno tantissimo in comune, ma non sapevo che c'erano anche i covatelli!
Che bello trovare qualcuno che conosce la mia terra! Ogni tanto mi sento "una particella di sodio"! Dove andrai di bello in vacanza??
@Silvia: Tutto home-made! Sono contenta che ti piaccia!! :DDD
Terry: :))) E' bello ritornare a questi ricordi da bimbi!
@Federica: Grazie!!
Pensa ho quell'attrezzo e ancora non l'ho usato!!!
Quasi quasi lo inauguro...
Il logo l'ho notato subito. Ma è un cappello da cuoco stilizzato con le due P, giusto? (almeno io ci vedo quello!)
Baci dallo Zio
@Zio Piero: Nooo cava no!! Quell'aggeggino lì è proprio comodo, anche per gli gnocchi!
Giusto! Il logo è un cappello da cuoco creato con le mie "P"... evviva, si capisceeee!! Avevo paura di vederlo solo io :))) Baci baci!
TERY DIMENTICAVO..COMPLIMENTONI PER I COVATELLI...STREPITOSI :-)!
Grazie, grazie, grazie! Sei davvero dolcissima!
Mi sa che tra di noi c'è proprio feeling... Dalle foto di Paoletta mi hai colpito subito, quel viso spontaneo, il sorriso bellissimo e tutti quei ricciolini!! Sono proprio contenta, questo blog in 2 mesi di vita mi ha fatto incontrare tante persone stupende e vivere emozioni bellissime... Dopo aver visto le foto di Paoletta e letto il tuo commento mi sono emozionata! Un bacio grande grande!
PS. Eccome se voglio la tua ricetta!! Sarà sicuramente buonissima!
Come sono emozionataaaa!!
Grazie mille per i complimenti :D
un bacione!!
Non so dove si possa trovare il rigagnocchi sinceramente... io l'ho ereditato dalla mia mamma! Sicuramente l'ho visto in qualche negozio, forse la Rinascente, ma non ne sono certa! Ho visto sul tuo blog che sei di Cernobbio...magari in un Gran casa??